giovedì 2 aprile 2009

Un ricordo di Karol


Io sono la voce di chi non ha voce e non posso più tacere.

Dall’elenco delle parole che uso ho deciso di espellere la parola “mio”. Come posso servirmi di questa parola, quando so che tutto è Tuo? Io stesso sono più Tuo che “mio”. Ho preso dunque coscienza che non mi è lecito dire “mio” a ciò che è Tuo. Non mi è permesso parlare, pensare, sentire così. Devo liberarmene, spogliarmene – nulla avere, nulla voler avere in proprietà.

Poveri in spirito sono coloro che vivono nella coscienza di avere ricevuto tutto dalle mani di Dio come un dono gratuito e che danno valore a ogni bene ricevuto.

Quanto più uno sta in alto, tanto più deve servire.

La persona è un essere per il quale l’unica dimensione adatta è l’amore.

Bisogna che il genere umano raggiunga l’unità mediante la pluralità.

La verità non accetta alcun limite. E’ per tutti e per ciascuno.

Dio tace, perché ci ha già rivelato tutto.

Ciò che Egli esige non supera le possibilità dell’uomo.

Non abbiate paura!

Giovanni Paolo II