Ero una sfera di cristallo, ero roccia
Ero polvere, nuvole, silenzio e tempeste
Ero Proust prima che il tempo si perdesse.
il capolavoro mancato di un genio inesprimibile.
Ero tutto ciò ch’era vero e tutto quanto era possibile.
Sulla battigia del tempo l’onda incide le sue ore.
Sono colpevole di meditata pigrizia e infinita incoscienza
Sono misera parentesi nel grande libro della scienza.
ciò che avrei dovuto essere e l’essere che diventerò.
Sono uno scheletro rivestito di pensieri e giù nel mare m’annienterò.
Sulla battigia del tempo l’onda incide le sue ore.
Sarò ricordato come epico temerario o inguaribile sciocco
Sarò silenzio e sinfonia, vento di maestrale e scirocco.
una vaga e informe idea ospitata da memorie vive
Sarò una traccia invisibile nel cielo, e colui che sull’acqua scrive:
Sulla battigia del tempo l’onda incide le sue ore.