venerdì 30 marzo 2007
mercoledì 28 marzo 2007
M.G.C. - Manuale del giovane consapevole
(ad uso e consumo di chi lo vuole rispettare)
Concorso a premi:
compila il tuo personale Manuale e mandamelo come commento nel blog o al mio indirizzo e-mail. I migliori verranno pubblicati nei prossimi post.
Tra tutti i partecipanti verrà estratto a sorte un fortunato lettore che riceverà direttamente a casa e senza spese di spedizione i seguenti articoli:
Il numero di conto corrente postale per poter mandare qualche euro a uno dei tanti bambini malnutriti del pianeta (da versare rigorosamente prima di consumare i pasti, così aumenta il vostro senso di colpa).
Un pacchetto di sigarette al cioccolato, come quelle per cui andavo pazzo da bambino (non provate a fumarle, non funziona!).
martedì 20 marzo 2007
Io reale, Io ideale e Dorian Gray
Dorian Gray è rimasto schiacciato dal conflitto da lui stesso creato, conflitto tra ciò che egli era veramente e ciò che avrebbe voluto essere. Il conflitto nato dalla dicotomia tra la percezione del suo Io, il suo volto sempre giovane, e il suo vero Io, il volto del dipinto, ha generato un vortice autodistruttivo che lo ha ucciso.
Noi facciamo la stessa cosa ogni giorno. Nel momento in cui ci creiamo una proiezione di ciò che vorremmo o dovremmo essere, creiamo il conflitto tra questa proiezione (mentale e dunque illusoria) e ciò che in realtà siamo. Il conflitto è destinato a crescere nel tempo, laddove ogni nostro sforzo è teso al raggiungimento dell’obiettivo che ci siamo prefissati, e cioè il raggiungimento di quell’ideale cui aspiriamo.
Così nasce la paura, paura di non raggiungere l’obiettivo. E ci distacchiamo progressivamente dalla conoscenza di noi stessi, tutti presi dal desiderio di divenire qualcosa d’altro. Se smettessimo di pensare a chi dovremmo o vorremmo essere, cesserebbe il conflitto. Ritorneremmo ad essere semplicemente ciò che siamo, e accoglieremmo la sfida di comprendere noi stessi. Ma così non è, ci costruiamo modelli ideali a cui aderire. Il non raggiungere il modello ci provoca sofferenza, e se qualcuno ci fa notare che qualcosa non va in noi, il nostro Io la prende come un’offesa, perché noi crediamo di essere il nostro modello, che è sinonimo di perfezione, e non accettiamo di tornare alla dura realtà del nostro vero Io.
Io reale e Io ideale ci portano all’autodistruzione, esattamente come Dorian Gray. Siamo esseri scissi, incapaci di comprendere. Perché solo chi smette di cercare di divenire (qualcun altro) e incomincia ad essere (se stesso) può sperare di conoscere la stanza luminosa in fondo al tunnel dell’incomprensione.
giovedì 8 marzo 2007
Festa delle donne
Voyagers
Moi aussi
Comme les peintres
J’ai mes modèles
Un jour
et c’est déjà hier
sur la plate-forme de l’autobus
je regardais les femmes
qui descendaient la rue d’Amsterdam
Soudain à travers la vitre du bus
j’en découvris une
que je n’avais pas vue monter
Assise et seule elle semblait sourire
À l’instant même elle me plut énormément
mais au même instant
je m’aperçus que c’était la mienne
J’étais content.
Viaggi
Anch’io
come i pittori
possiedo i miei modelli
Un giorno
ed è già ieri
dalla piattaforma di un autobus
guardavo le donne
scendere per via Amsterdam
D’improvviso attraverso il vetro del tram
ne scoprii una
che non avevo veduto salire
Seduta e sola pareva sorridere
E subito mi piacque moltissimo
ma subito
m’accorsi che era mia moglie
Ne fui felice.
Jacques Prévert
sabato 3 marzo 2007
A ogni bimbo che nasce
Io sarò l’aurora della tua sapienza. Io sarò il tramonto della tua ignoranza. Appagherò la tua sete di conoscenza dissetando la tua bocca con parole di grazia. Inonderò gli aridi corsi della tua mente con onde di virtù e saggezza. Infonderò coraggio nel tuo cuore. Regolerò il tempo sincronizzandolo sui tuoi battiti. Quando aprirai una pagina respirerai l’aria del mattino. Sarò tuo compagno e guida. Guarderai con gli occhi delle mie parole. Udrai musiche in silenzio. Vedrai il mondo senza muoverti da casa. E nella mia casa - la libreria - tornerai, perché come un marinaio non può viver senza mare, tu non potrai fare a meno di me.
Firmato: Il libro