lunedì 21 maggio 2007

Agli amanti distanti

Quell’incolmabile distanza che separa corpo e anima di due persone lontane, è una lenta agonia che si consuma e che consuma chi la vive.
L’anima non può essere separata dal corpo, è negli occhi che si riflette il suo volto, e un pensiero non è completo senza gesto che lo manifesti, perché il gesto è il corpo del pensiero.
Il valore di uno sguardo non è sostituibile.
Il peso di una carezza è inimitabile.
Due corpi vicini innescano scintille, tra due corpi lontani c’è solo gelo.
La vicinanza aiuta a conoscere, il contatto a capire.
La lontananza uccide perché cancella. Tutto sbiadisce e diventa incolore, tutto si allontana. La nebbia prevale e copre ogni cosa.
Per quanto vicina possa essere l’anima, e i suoi fratelli cuore, mente e spirito, senza corpo tutto è astratto e vago.
Se non c’è contatto non c’è unione. Senza unione manca l’armonia. E senza armonia l’anima è una nuvola che vaga alla ricerca di un cielo in cui dimorare.



2 commenti:

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

Assolutissimamente d'accordo! Approvo e sottoscrivo!!! :)