giovedì 11 ottobre 2007

E dove li trovo 7 miliardi di dollari?

Il mitico superpresidente fa il suo bel discorsetto ai rappresentanti dei 16 paesi più industrializzati durante una conferenza Onu sull’ambiente. E dice che, sì, in effetti, visto che tutti ne parlano, forse sarebbe il caso di fare qualcosa. E, insomma, lui sarebbe anche disponibile a cercare di risolvere il “serio problema del cambiamento climatico.” Solo che, dopo aver dato vaghissime indicazioni su quali misure è intenzionato ad adottare, se ne viene fuori con questa frase: “Riguardo al problema ogni nazione deve decidere da sola la propria strategia per ottenere risultati verificabili ed efficaci.”
Cioè, fammi capire bene, Giorgino Dabliuino dei miei stivali: il tuo paese, il più ricco e il più inquinato del mondo, quando inquina l’aria e le acque provoca danni a tutti noi, però quando è ora di risolvere questi problemi si chiude in se stesso con la scusa del “fatevi gli affari vostri, ci pensiamo noi”? Forse ancora il signorino non ha capito che le nazioni del mondo non sono isole separate, ma che le azioni di ognuno si ripercuotono prima o poi sugli altri. L’ostinata presa di posizione isolazionista degli Stati Uniti in tema ambientale fa ridere i polli proprio perché proveniente da un paese che condiziona, nel bene e nel male, le sorti dell’intero pianeta, e che mai nella sua storia si è “fatto gli affari suoi” intervenendo invece in ogni dove.

Ma il nostro amatissimo superpresidente, pochi giorni dopo, ha ancora riempito i giornali con memorabili prese di posizione. Ha infatti messo il veto alla legge che avrebbe esteso la copertura sanitaria a 4 milioni di bambini americani che non hanno un’assicurazione medica (per la cronaca, in USA ben 47 milioni di persone sono prive di tale assicurazione – vedere urgentemente Sicko di Michael Moore). Lui serafico ha risposto: “Io credo nella medicina privata, non in un sistema sanitario guidato dal governo federale.” Una posizione ideologica, dunque. Ma non solo. Il programma per la riforma sanitaria verrebbe a costare 7 miliardi di dollari in più all’anno.

E dove volete che il presidente trovi tutti questi soldi?
Ah, già, la stessa cifra la spende in UN MESE per la guerra in Iraq…
Ma no, dai, stiamo scherzando? Se vi proponessero la scelta tra:

  1. Spendo 7 miliardi all’anno per garantire assistenza sanitaria a tutti i miei cittadini.
  2. Spendo 7 miliardi al mese per mandare a morire centinaia di miei cittadini.

Voi cosa fareste? Ma è chiaro… optereste per la seconda ipotesi! O no?

1 commento:

Anonimo ha detto...

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