mercoledì 21 febbraio 2007

La canzone di Mike TV

A tutti i genitori che “posteggiano” i propri figli davanti alla televisione affidando a terzi il compito di educarli allo splendore della vita in questo pazzo pazzo pazzo pazzo mondo.

“La canzone di Mike TV”
da La fabbrica di cioccolato, di Road Dahl

Perché un bambino sia bene educato
una cosa importante abbiamo imparato:
non permettete mai e poi MAI,
onde evitare un sacco di guai,
che il miserello se ne stia fermo
davanti a un qualche teleschermo.
Anzi, il consiglio più impertinente
sarebbe non installare per niente
questi apparecchi che rendon cretini
sia i più grandi che i più piccini.
In tutte le case che abbiam visitato
c’era un bambino seduto impalato,
lo sguardo lustro, la bava alla bocca,
davanti a una buffa scatola sciocca.
Taluni possono stare per ore
muti guardando il televisore.
Lo sguardo fisso, l’aria di allocchi,
fuor dalle orbite gli escono gli occhi,
(una volta abbiam fatto un censimento:
ce n’eran venti e più sul pavimento!)
Seduti immoti, ipnotizzati,
come ubriachi paralizzati
con il cervello telelavato
in un massiccio telebucato.
E’ vero, signora, che tiene buoni
anche i bambini più birbaccioni,
che così noie più non le danno
e fuor dai piedi un po’ se ne stanno
mentre lei scola e condisce la pasta
o con le amiche gioca a canasta –
ma non si è mai fermata a pensare
a tutti i danni che può causare
una massiccia esposizione
ai raggi della televisione?
Non si è mai chiesta esattamente
che effetto esercita sulla mente
ingenua della sua creatura
quell’invenzione contronatura?
FA A TUTTI I SENSI L’ANESTESIA,
UCCIDE TUTTA LA FANTASIA!
RIEMPIE LA MENTE DI PACCOTTIGLIA,
E FA VENIRE GLI OCCHI DI TRIGLIA!
RENDE PASSIVI E CREDULONI,
ALLENTA IN BLOCCO ROTELLE E BULLONI
CHE IL CERVELLO FAN FUNZIONARE,
NON LASCIA PIU’ NULLA DA IMMAGINARE,
IL GUSTO PER LE FIABE ROVINA,
TUTTA LA TESTA RIDUCE IN PAPPINA!
A questo punto qualcuno dirà;
“Va bene, va bene, ma come si fa?
Se questo mostro di cui parlate
va eliminato con due pedate,
come faranno i nostri figlioli
a divertirsi, specie da soli?
Come passare una bella serata
senza la tele illuminata?”
Scordato avete la vostra storia?
Vi rinfreschiamo un po’ la memoria?
C’era una volta una grande avventura:
la consuetudine alla lettura!
Pieni di libri i comodini,
scaffali, tavoli e anche lettini!
Tutti leggevano e il tempo volava,
e con il tempo la mente viaggiava:
storie di draghi, regine e pirati,
di navi e tesori ben sotterrati;
deserti, giungle e fitte foreste,
cannibali e indios a caccia di teste.
Paesi strani e luoghi mai visti,
malvagi, eroi, tipi buffi o tristi:
di spazio pei sogni ce n’era a iosa,
leggere era un’attività meravigliosa!
Racconti, favole, romanzi, fumetti,
volumi, tomi, libelli e libretti,
ce n’era gran scelta e varietà,
e tutti leggevano a volontà!
Se erano piccoli i bambini
qualcuno per loro leggeva i destini
di Biancaneve e la mela stregata,
e della Bella Addormentata.
Quanti bei libri, quanti piaceri
potevano scegliere i ragazzi di ieri!
Perciò vi preghiamo, fate il favore,
buttate in cortile il televisore!
Con uno scaffale riempite lo spazio
e pur se i ragazzi saranno uno strazio
per qualche giorno guardandovi male,
colmate di libri quello scaffale;
vedrete poi, passata la crisi,
pian piano smettete di essere invisi:
per far qualcosa, per curiosità,
saranno colpiti dalla novità.
Sfogliando un libro quasi per caso
più non potranno staccarne il naso:
riscopriranno che grande diletto
è leggere un libro o un giornaletto!
Ci prenderanno tanta passione
che scorderanno la televisione;
i tempi in cui erano vittime inermi
del fascino truce dei teleschermi
un brutto sogno vi sembrerà
e ogni ragazzo grato sarà
a quelli che, con mossa sapiente,
l’han trasformato in teleindipendente!

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