domenica 18 maggio 2008

Giorni di luce

Ieri ho assistito a un miracolo. Un uomo e una donna si sono ritrovati in una chiesa di Greccio. Lì vicino, molti anni prima, un certo frate di nome Francesco aveva ideato il presepe, per celebrare la famiglia composta da tali Maria, Giuseppe e Gesù.
L’uomo e la donna non erano soli. Davanti a loro, un certo Dio che avrebbe dovuto unirli in matrimonio. Dietro e attorno a loro, amici e parenti che erano felici di essere lì.
I due si sono scambiati reciprocamente la promessa di creare una nuova famiglia, di amarsi e onorarsi per tutti i giorni della loro vita. Sorridevano e si guardavano. Si guardavano e sorridevano. I loro occhi emanavano luce. Trasmettevano intensità. Risplendevano d’amore.
Poi lui ha cantato a lei: “Come regina t’incoronerò… ti parlerò col cuore sulle labbra… acqua di fonte io sarò per te.” E lei ha cantato a lui: “Danze di gioia danzerò per te… ti seguirò dovunque tu sarai… terra accogliente io sarò per te.” E poi insieme hanno cantato: “Le nostre mani unite costruiranno giorni di luce, mentre il tempo fonderà le nostre vite in una.”
E così l’uomo e la donna, che si sono scelti l’un l’altro, hanno deciso di condividere la loro eternità uniti nell’amore di Dio. Un meraviglioso miracolo, appunto.
Cose così avvengono ogni giorno nel mondo da secoli? Vuol dire che ogni giorno nel mondo da secoli avvengono i miracoli.


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